Quando parlo di lino mi infervoro sempre perché è un tessuto che ho imparato a conoscere e ad amare profondamente. È vivo, sincero, capace di trasformarsi con il tempo, mai uguale a sé stesso e forse è proprio questo che lo rende unico: un filo che intreccia bellezza e durata, pronto ad accompagnarci per decenni se solo sappiamo prendercene cura con i giusti gesti.

Come lavare il lino in lavatrice

Mi chiedono spesso: “Ma come si lava il lino?”. La risposta è più semplice di quanto sembri: in lavatrice, con un programma normalissimo. Io consiglio i 40°C: non serve spingersi a temperature estreme. I capi colorati non vanno mai oltre i 40°, mentre i bianchi, se c’è qualche macchia difficile, possono arrivare a 60°C o, solo all’occorrenza, anche a 90°C. Non di più.

L’ammorbidente rovina il lino? Ecco cosa usare al suo posto 

C’è poi la questione dell’ammorbidente. Confesso: lo uso raramente, non perché non ami la morbidezza, anzi, ma perché l’ammorbidente gonfia le fibre e nel tempo rischia di rovinarle. Il lino è fatto di fibre arrotolate insieme e l’ammorbidente le solleva, il cestello della lavatrice a quel punto le taglia e da lì nasce quella famosa lanugine che si chiama comunemente “pelucchi”. 

È normale, ma consumando la fibra il tessuto si indebolisce. Per questo preferisco rimedi naturali, tramandati da nonne e tate: un cucchiaio di bicarbonato o un po’ di aceto bianco sono sufficienti per avere un lino morbido e profumato.

Il bello del lino è che col tempo migliora. So che appena acquistato può sembrare un po’ rigido, persino ruvido, ma lavaggio dopo lavaggio si addolcisce. È come un amico: più lo conosci, più ti svela la sua vera natura.

 Asciugare il lino: meglio all’aria o in asciugatrice?

E per l’asciugatura? Sì, si può usare l’asciugatrice, senza paura. Basta scegliere il ciclo giusto e non abbandonare i capi dentro troppo a lungo: altrimenti il calore li schiaccia e crea pieghe profonde. Io preferisco estrarli quando sono ancora leggermente umidi: li apro con le mani, li lascio respirare ancora un’ora all’aria, e diventano delle vere nuvole di morbidezza.

Stirare il lino senza fatica 

Quanto alla stiratura, il mio segreto è semplice: stirare quando il lino è ancora umido. Oppure, se non voglio perdere tempo, lo vaporizzo direttamente con uno spruzzatore fine o con il ferro a vapore, e in pochi secondi il tessuto si stende da solo, mantenendo la sua naturalezza senza sembrare mai troppo rigido.

Infine, il profumo. Per me è un dettaglio fondamentale: biancheria bella e morbida deve anche sapere di buono. Amo aggiungere qualche goccia di lavanda o eucalipto direttamente in lavatrice, oppure profumare l’armadio con sacchettini di fiori secchi o legno di cedro. Sono quei piccoli gesti che trasformano un bucato in un’esperienza sensoriale.

Il lino, se trattato bene, dura una vita. Ci sono lenzuola e tovaglie che passano di generazione in generazione, più belle e morbide di quando furono acquistate. È la magia di questo tessuto: il tempo non lo consuma, lo perfeziona.

FAQ – Guida pratica su come lavare il lino

Come si lava il lino in lavatrice?

Il lino si lava con un programma normale a 40°C. I capi bianchi molto sporchi possono arrivare a 60°C e, solo in casi eccezionali, a 90°C. I colorati non vanno mai oltre i 40°C.

Si può usare l’ammorbidente con il lino?

Meglio di no. L’ammorbidente gonfia le fibre, le indebolisce e fa comparire pelucchi. Per ammorbidire il lino in modo naturale, basta un cucchiaio di bicarbonato o un po’ di aceto bianco.

Perché il lino fa i pallini o perde fibre?

È un fenomeno naturale: le fibre si sfibrano leggermente durante i lavaggi. Non compromette la qualità del tessuto, soprattutto se trattato con delicatezza.

Si può asciugare il lino in asciugatrice?

Sì, ma con un ciclo delicato. Il lino va estratto leggermente umido, aperto con le mani e lasciato asciugare ancora un’ora all’aria. Così resta morbido e senza pieghe profonde.

Come stirare il lino senza fatica?

Il lino si stira meglio quando è ancora umido. In alternativa, basta un vaporizzatore o un getto di vapore: il tessuto si distende da solo senza bisogno di una stiratura perfetta.

Come profumare il lino senza usare ammorbidente?

Si possono aggiungere poche gocce di lavanda, eucalipto o rosmarino in lavatrice, oppure profumare gli armadi con sacchettini di lavanda o legno di cedro, che tengono anche lontane le tarme.

Quanto dura il lino?

Se lavato e trattato correttamente, il lino può durare decenni. Col tempo diventa più morbido e affascinante, mantenendo la sua naturale eleganza.

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