C’è un momento, quando arriva giugno, in cui la casa chiede di cambiare pelle.

 Lo sento subito: la luce diventa più decisa, i vetri sembrano riscaldarsi, l’aria del mattino ha già dentro la promessa del caldo. E allora entro nelle stanze e le guardo con occhi diversi, perché so che anche la scelta dei tessuti diventa fondamentale per far respirare gli ambienti  e noi insieme a loro.

In estate, ogni materiale parla di benessere (o, al contrario, di disagio), e io ormai so per esperienza che solo i tessuti naturali sanno davvero fare la differenza.

 Per questo, anno dopo anno, continuo a scegliere lino e cotone per ogni angolo della casa, dalle tende alle tovaglie, dalle lenzuola fino agli asciugamani. Sono fibre vive, che si adattano, ci aiutano a non soffrire il caldo, e hanno quel modo spontaneo di arredare che sento vicino al mio gusto. Oggi voglio raccontarvi come li scelgo, quali pesi prediligo, e perché in estate evito senza rimpianti tutto ciò che è sintetico.

Perché in estate scelgo fibre naturali 

Ogni volta che tocco un tessuto sintetico sento subito la differenza, il poliestere, l’acrilico, le fibre miste hanno un aspetto che magari può ingannare l’occhio, ma non la pelle: trattengono il calore, non assorbono l’umidità, fanno sudare e non lasciano circolare bene l’aria. Risultato? Quella fastidiosa sensazione di caldo appiccicoso che proprio non sopporto.

Il lino e il cotone, invece, sono un piccolo miracolo di equilibrio naturale.

  • Il lino è straordinario: regola la temperatura, isola dal caldo, assorbe l’umidità corporea e la fa evaporare in fretta. Al tatto resta fresco, sempre.
  • Il cotone di ottima qualità (come quello che utilizziamo per le nostre tovaglie e spugne) è più soffice già al primo utilizzo, garantisce un’ottima traspirabilità ed è un piacere da vivere ogni giorno.

Poi ci sono la canapa e altre fibre vegetali, che sono interessanti e aggiungono varietà, ma il mio cuore resta fedele al lino: è versatile, si trasforma, cambia con noi, diventa sempre più bello lavaggio dopo lavaggio.

Come scelgo il lino? Tutto parte dal peso

Molti pensano che il lino sia un tessuto unico, ma non è affatto così. La magia del lino sta anche nella sua grammatura, che cambia profondamente l’effetto finale e l’uso che ne possiamo fare.

Lino leggero (120-160 g/m²): perfetto per tende e lenzuola estive

Quando voglio dare alla casa una sensazione quasi impalpabile, scelgo il lino più leggero. È perfetto per le lenzuola estive e per le tende in garza di lino, come quelle della nostra linea Pure. Ha una mano sottile, lascia filtrare l’aria e regala un movimento bellissimo: si gonfia leggermente alla brezza, crea onde morbide e fa entrare la luce in modo diffuso.

Lino medio (170-230 g/m²): il mio preferito per tovaglie e tendaggi più importanti

Questa grammatura è l’equilibrio che amo di più per la tavola e per alcune tende più strutturate. È un lino che ha corpo, mantiene un bel drappeggio senza risultare rigido, ed è fantastico perché unisce freschezza e presenza. Lo scelgo quando voglio una tovaglia che cada bene sul tavolo e che, al tatto, dia subito quella sensazione di naturalezza autentica.

Lino pesante (oltre 240 g/m²): per chi cerca materia e sostanza

Quando voglio una tovaglia particolarmente importante, o dei cuscini d’arredo in lino che resistano nel tempo e abbiano un aspetto generoso, allora opto per il lino pesante. Non perde mai la capacità di far respirare, ma regala una scenografia più decisa, perfetta per le grandi occasioni.

Tende in garza di lino Pure: la mia idea di estate in casa

Non potrei immaginare l’estate senza le tende in garza di lino, come le Pure, ad esempio, sono semplicissime, senza ricami o fantasie, proprio per lasciare che sia la luce a fare il resto.

 Mi piace vederle oscillare leggere, creare piccole trasparenze che proteggono dal sole diretto ma lasciano entrare una luminosità diffusa, che sembra già di per sé più fresca. In casa le ho in tre diversi colori pastello, delicati e rassicuranti. Sono la soluzione migliore per chiudere fuori la calura e insieme far girare l’aria. E poi, dettaglio non da poco: tengono lontani molti insetti, ma senza soffocare gli spazi.

 Ogni volta che entro in una stanza con le tende di lino sento subito che si respira meglio.

 La tavola d’estate: tovaglie in lino anticaldo

Amo apparecchiare la tavola in lino soprattutto quando fa caldo.

Avete mai provato a stare seduti a lungo, con una tovaglia sintetica che si attacca alle gambe?

 Ecco, con il lino non succede mai. Resta fresco, regala un contatto piacevole sulla pelle e trasmette immediatamente un senso di accoglienza elegante, ma senza risultare mai artefatto.

Per i pranzi in famiglia scelgo tovaglie in lino medio, spesso arricchite da bordi ricamati, oppure mixo runner e tovagliette in lino con ricami a giorno o piccole fantasie geometriche. Mi piace giocare con i contrasti: un lino mastice accostato a tovaglioli avorio, oppure un lino grigio perla su cui posare fiori dai colori più vividi.

Quasi sempre in questa stagione scelgo le nostre tovaglie Bauhaus o Amalfi, che per me rappresentano la sintesi perfetta tra la bellezza del lino e la ricchezza dei dettagli.

Le Bauhaus minimal e facili da abbinare sono ispirate al rigore grafico che si unisce alla scelta di tessuti di qualità con un risultato che  continua a darmi soddisfazione per la sua discreta raffinatezza.

Le Amalfi  invece hanno un ricamo più importante, intagliato a mano, che si fa notare e valorizza la caduta del tessuto sul tavolo, perfetto per chi come me ama giocare con i contrasti tra semplicità del lino e lavorazioni artigianali.

Amo anche mixare: una tovaglia Amalfi mastice con tovaglioli Filo avorio, oppure viceversa, per creare un equilibrio di nuance che fa subito estate.

E poi, come sempre, mai tovaglioli di carta. Solo lino o cotone perché sono loro a fare la differenza sia nel gesto quotidiano che quando voglio accogliere gli ospiti con una tavola che racconta chi sono.

 Il letto: il mio rifugio estivo di freschezza

Il letto è il luogo dove il caldo si sente di più e dove invece abbiamo più bisogno di freschezza per dormire bene la notte.

Per questo in estate scelgo sempre lenzuola e copripiumini in lino leggero, intorno ai 120-160 g/m². Sono perfetti perché mantengono la pelle asciutta, assorbono l’umidità del corpo e la rilasciano subito, così il letto resta sempre confortevole. C’è chi pensa che il lino sia ruvido: è solo un’idea vecchia. Il nostro lino viene lavato più volte, diventa morbido già dal primo utilizzo e con il tempo si trasforma in un abbraccio setoso.

Quando rifaccio il letto con il lino, so che sto creando un piccolo lusso quotidiano, di quelli che fanno davvero la differenza in estate. Anche i colori hanno la loro parte: in camera amo i toni naturali, dal bianco al mastice al salvia, fino a delicatissimi rosati polvere. Tutti colori che invitano al riposo e amplificano la percezione di fresco, come in queste lenzuola

 Il bagno: spugna di cotone e lino, per una sensazione fresca 

Non trascuro mai il bagno quando scelgo i tessuti per l’estate. Qui la parola d’ordine è asciugare bene e in fretta, senza rischiare cattivi odori o proliferazioni di muffe. Per questo uso sia la spugna di cotone sia il lino con la sua texture leggera ma assorbente.

La spugna di cotone che scelgo è sempre naturale, non trattata con finissaggi sintetici. Assorbe subito l’acqua, tampona la pelle e favorisce l’evaporazione del calore. In più si asciuga in tempi brevi, evitando ristagni. Il lino in bagno è una scoperta meravigliosa: è un tessuto leggerissimo, occupa pochissimo spazio, asciuga velocemente e regala un leggero massaggio che riattiva la microcircolazione. Ideale per l’estate.

Ho anche accappatoi in lino, che porto sempre con me quando viaggio in questa stagione: pesano nulla e sono un piccolo piacere che mi concede un momento di vero benessere dopo la doccia.

Evitare i tessuti sintetici senza rimpianti

Potrei ripeterlo all’infinito: in estate niente tessuti sintetici, non solo perché trattengono calore e sudore, ma perché non respirano, e questo cambia completamente la percezione di una stanza. Una tenda in poliestere non lascia passare l’aria come una in lino, una tovaglia acrilica non ha la stessa piacevolezza di un lino o di un cotone. Vale lo stesso per le lenzuola: svegliarsi sudati non è mai una bella esperienza e un tessuto sbagliato può davvero rovinare il riposo.

Meglio puntare su meno pezzi ma buoni, che durano anni e diventano più belli con l’uso. Io non ho mai avuto dubbi, e ogni estate me lo conferma.

Scegliere lino e cotone per me significa volersi bene e creare spazi in cui respirare davvero, anche quando fuori il sole picchia forte, per godersi ogni momento dell’estate, con leggerezza e un tocco di bellezza naturale che non stanca mai.

Product added to wishlist
Product added to compare.