ll lino è una fibra preziosa, nobile e bellissima, in grado di durare intatta negli anni con la giusta manutenzione, motivo per cui vengono spesso tramandati anche di generazione in generazione. Questa caratteristica dei tessuti di lino era ben nota anche ai nostri nonni, tanto da aver reso una tradizione inserire delle belle lenzuola in lino nel corredo da matrimonio, che accompagnerà la vita della sposa e della nuova famiglia per anni. Se avete acquistato della biancheria di questo prezioso tessuto o se come me siete abbastanza fortunati da averla ereditata, è possibile che vi sia capitato di chiedervi come trattarle per conservarne la bellezza e le capacità traspiranti uniche. Nel primo caso si tratta solo di prendere dimestichezza con questo tessuto, che è in realtà piuttosto facile da gestire, con qualche accorgimento: se le lenzuola in lino e le tovaglie passano attraverso le generazioni questo significa che un modo per smacchiarle c'è sempre! Quando invece abbiamo a che fare con biancheria antica può succedere di dover affrontare macchie inspiegabili, spesso dovute alla conservazione errata, magari in bauli di legno dimenticati. Non pensate però assolutamente che per questo le lenzuola vadano eliminate perché irrecuperabili: grazie ai miei consigli potrete gestire al meglio tutta la vostra biancheria di lino, con delle abitudini semplici da mettere in atto, che richiedono solo un po’ di pratica.

Come si lavano le lenzuola in lino?

Il lino si può tranquillamente lavare sia a mano che in lavatrice, sempre utilizzando il più possibile detersivi a base naturale: in linea generale il lino ama l’acqua perché con il tempo e i lavaggi si gonfia e si ammorbidisce, creando un effetto sulla pelle ancora più piacevole.
Per questo vi consiglio innanzitutto di lavare periodicamente anche la biancheria di lino che utilizzate meno per rinfrescarla, utilizzando il più possibile detersivi a base naturale ed evitando invece l’uso della candeggina, perché indurisce le fibre e le danneggia. Per quanto riguarda la temperatura, questa dipende dal colore delle vostre lenzuola e per questo ricordate di lavare separatamente la biancheria bianca e quella colorata, senza superare i 40 gradi per quella colorata e i 60 gradi per quella bianca.
Anche se vi trovate di fronte a lenzuola particolarmente sporche, è importante non eccedere con le quantità di detersivo, tenete sempre presente che le dimensioni di un lenzuolo in lavatrice potrebbero rendere più difficile l’eliminazione di tutto il detergente e potrebbero depositarsi delle tracce sul tessuto, con il rischio di rovinarlo.

Se poi vi accorgete che le lenzuola in lino hanno delle macchie ostinate o difficili, potete intervenire prima del lavaggio In commercio esistono moltissimi smacchiatori, più o meno aggressivi, ma sappiate che per secoli le nonne hanno utilizzato metodi naturali e molto efficaci per riportare la biancheria di lino allo splendore originario e ad un bianco perfetto. Vediamo insieme i rimedi naturali per i problemi più frequenti.

Tovaglia in lino Lenzuolo in lino Runner in lino

I rimedi naturali per smacchiare il lino

Una cosa che va sempre tenuta a mente è che ogni macchia è diversa e più ne sappiamo, più possiamo agire con tempestività e con il rimedio giusto: vediamo insieme i rimedi più adatti per le tipologie di macchie più comuni.

  1. Macchie di vino rosso sulla tovaglia: potete smacchiarle con del vino bianco, oppure finché la macchia è umida potete versare del sale sulla macchia. Il sale assorbirà la macchia e a quel punto potete risciacquare, e poi rilavare con normale sapone;
  2. Macchie di caffè: Se vi capita di macchiare la tovaglia in lino con il caffè, risciacquatela bene e il più rapidamente possibile con acqua fredda. Se invece la macchia è asciutta, tamponate con dell’alcol e poi lavate bene tutta la tovaglia con acqua calda e sapone di Marsiglia;
  3. Macchie di uovo: sono davvero tenaci e difficili da rimuovere. Dovrete lavare più volte con acqua fredda e strofinare energicamente con una spazzola da bucato;
  4. Macchie di cioccolata: vanno strofinate con il sapone una mezz’ora prima di essere lavate. Lasciate agire bene il sapone e poi procedete con un classico lavaggio ad acqua;
  5. Macchie di olio o grasso: questa categoria va trattate con del borotalco, possibilmente sulla macchia ancora umida, io consiglio anche di lavarle con sapone per i piatti, che ha un forte effetto sgrassante;
  6. Macchie di sangue: l’ammoniaca è ottima per aiutarvi a rimuovere macchie di sangue, che andrebbero comunque lavate a macchia ancora fresca in abbondante acqua fredda.
  7. Macchie da ingiallimento o muffa: Se il lino è rimasto per tanto tempo in un armadio o in un baule, potreste trovare segni di ingiallimento o di muffa. Nel primo caso, mettetelo in ammollo nel latte anche per alcune ore e poi lavatelo bene con sapone di Marsiglia. Contro la muffa invece intervenite con succo di limone e sale grosso, strofinando con delicatezza;

Copriletto in lino Lenzuola in lino Copripiumino in lino

Se trovate macchioline sparse di cui non conoscete l’origine, strofinate sul lenzuolo asciutto del comune sapone di Marsiglia appena umido, poi lasciate le lenzuola in ammollo per un paio d’ore in acqua calda con del bicarbonato e del sale grosso.
Una volta passato il tempo necessario verificate lo stato delle macchie e poi lavatele in lavatrice: se le macchie non sono sparite non demoralizzatevi, potrebbero infatti essere necessari più lavaggi per far sparire completamente le macchie.
In queste situazioni potete aggiungere nel cestello della lavatrice del sapone di Marsiglia, che trovate in commercio anche in scaglie ed è utilissimo per essere aggiunto ai lavaggi, come anche l’acqua ossigenata che messa direttamente nell’acqua, ha un effetto sbiancante. Cercate ogni volta che potete di far asciugare la vostra biancheria in lino bianco al sole perché i raggi diretti del sole hanno un forte effetto sbiancante e una funzione antibatterica e anti acari e ricordate di non stirare le lenzuola macchiate, poiché il ferro da stiro fissa il danno.
Il lino colorato non ama i detersivi sbiancanti, quelli per intenderci che contengono piccoli frammenti azzurri, perché troppo aggressivi sui colori quindi è buona regola evitarli quando laviamo queste tipologie di tessuti. Per preservare la bellezza della biancheria un’ulteriore consiglio che mi sento di darvi è quello di utilizzare poco ammorbidente. Questo infatti è il responsabile del piling del lino, la comparsa di piccole palline di fibra che si formano con l’uso e la manutenzione, dandogli un aspetto invecchiato e trascurato. Come vi dicevo sopra, per avere biancheria in lino morbida, lavatela spesso e sciacquatela benissimo, asciugandola all’aria quando possibile.

Come stirare le lenzuola e le tovaglie in lino

Un primo accorgimento che vi suggerisco per mantenere sempre bella la vostra biancheria in lino è di farla asciugare all’aria, perché così facendo si creeranno meno pieghe. Se la lavate in lavatrice, cercate di non lasciarla troppo a lungo nel cestello, a fine lavaggio, e di non esagerare con la centrifuga. Il semplice beneficio dell’acqua sui tessuti di lino fa sì che asciugando all’aria le pieghe si stenderanno, mantenendo un movimento molto naturale e bello che fa parte della sua natura e che io preferisco non stirare.
Se però vi piace che il vostro lenzuolo o tovaglia in lino sia inamidato, vi consiglio di stirarlo umido: potete utilizzare un comune spruzzatore con acqua e inumidite bene le fibre prima di stirare. Se avete più capi da stirare, inumidite tutto e mantenete le vostre lenzuola piegate, intanto che stirate le altre. Il lino si può stirare alle alte temperature e tollera benissimo anche il vapore e, anzi, più il filato è grosso e più avrete bisogno di calore, ma ricordate che a tela asciutta sarà più difficile rimuovere tutte le pieghe. Se la vostra tovaglia o lenzuolo in lino presenta delle righe di piegatura perché era riposta piegata in un armadio, potete senza stirarla, inumidire le righe con uno spruzzatore e lasciarle asciugare direttamente sul tavolo o sul letto, stendendo le pieghe con le mani.

Come Piegare E Conservare La Biancheria In Lino.

Le lenzuola e le tovaglie in lino sono capi pregiati e per questo è bene conservarle con cura per farle durare il più a lungo possibile. Piegarle con attenzione e riporle in un armadio privo di umidità e di muffe è un’accortezza minima per mantenerle belle. Un tempo si usava foderare l’interno degli armadi con carta o meglio ancora con un tessuto resistente, capace di mantenere pulita e asciutta la biancheria, al riparo dall’umidità e dallo sporco. Si usava anche impreziosire i ripiani con bordo e che servivano anche a nascondere i chiodini, le giunture e i punti metallici necessari a fissare il tessuto o la carta. Se vi piace questo dettaglio un po’ retrò, potreste cimentarvi in questo piccolo lavoro di bricolage che renderà il vostro armadio della biancheria davvero speciale e con uno stile inimitabile. Una cosa che amo molto è sistemare negli angoli dell’armadio dei piccoli sacchetti di lavanda, per dare un tocco in più alla biancheria, con un profumo si sprigionerà ogni volta che stenderete le lenzuola sul letto o apparecchierete la tavola con la vostra elegante tovaglia in lino.

Se avete a disposizione dello spazio, potete adottare il metodo che usiamo noi al Borgo delle Tovaglie: le conserviamo infatti piegate su delle grucce in legno da appendere nell’armadio, questo accorgimento vi consentirà di mantenerle più vaporose e di minimizzare le righe di piegatura. Un altro metodo davvero valido è quello di inserire dei fogli di carta velina fra una piega e l’altra della tovaglia, sia che la riponiate stesa in un armadio o come noi appesa ad una gruccia come un prezioso abito da sera. La carta fa in modo che le fibre non si schiaccino e le pieghe siano meno evidenti.

Runner in lino Tovagliolo in lino Tovaglia in lino