Oggi molto più di un tempo è frequente trascorrere parte della propria vita lontano dal proprio paese di origine per studiare all’estero, cogliere un’occasione di lavoro o per scelta della famiglia di origine. Questo porta di conseguenza ad avere un gran numero di amici di paesi diversi che  vogliamo accanto nei momenti più importanti delle nostre vite, come in occasione di un matrimonio.  

Come ci si organizza in questi casi?
Ho fatto qualche chiacchiera con una coppia di giovani sposi che ha esattamente questa esperienza alle spalle e che ci ha dato qualche risposta davvero interessante su come comportarsi quando si invitano ospiti dai quattro angoli del pianeta.

Vi presento allora Livia e Rahul, due splendidi trentacinquenni approdati a Londra dopo una vita trascorsa con la valigia in mano, che hanno deciso di sposarsi riunendo i numerosi cari amici sparsi per l’appunto nei cinque continenti

Vi presento Livia e Rahul!

Livia è nata in Italia, ma ha fatto buona parte dei suoi studi all’estero, lavora oggi con una brillante carriera nel campo dell’arte contemporanea. Dopo anni vissuti, fra New York, Parigi, Londra, Venezia, e una considerevole esperienza nelle più importanti case d’asta e gallerie si è infine stabilita a Londra e ha aperto da circa due anni una società di compravendita d’arte contemporanea insieme ad un’amica collega, con sede in Europa e negli Stati Uniti. 
Qui ha conosciuto Rahul,  affascinante genio della finanza, indo-tedesco figlio di un diplomatico che ha vissuto in moltissimi paesi per tutta la sua vita e che ora riconosce Londra come sua casa e…avete indovinato, è stato amore da subito.  

Gli sposi

Quanti invitati? E dove ci sposiamo?

L’organizzazione del matrimonio ha dato non pochi grattacapi a Livia e Rahul, travolti come moltissimi altri dallo tsunami Covid e per questo costretti a rivedere i piani iniziali di celebrare le loro nozze alla presenza degli oltre 400 amici provenienti da ogni dove.
Proprio per la situazione particolare che stiamo vivendo in questi anni, i due sposi hanno deciso alla fine di optare per una cerimonia più intima, ristretta a 70 selezionatissimi invitati nel quadro magico della città di Firenze.
La scelta di questa magnifica destinazione era da un lato legata alle radici di Livia, ma dall’altro dettata dal desiderio degli sposi di scegliere un luogo che potesse essere anche una destinazione d’interesse per i loro invitati. Una città come Firenze, infatti, offre la possibilità di mostrare una destinazione d’eccezione, ricca di possibili attività ricreative culturali e paesaggistiche per degli ospiti stranieri che possono approfittare dell’occasione per progettare un meraviglioso viaggio nell’arte italiana.

Un evento organizzato su più giorni

Una volta quindi decisa la data e la destinazione, bisognava allora pensare a  come rendere unica e indimenticabile la permanenza di questi ospiti così speciali che si erano dati tanta pena per non mancare nel giorno più felice di Livia e Rahul.
Come ha giustamente sottolineato Livia, si rendeva indispensabile pensare ad una permanenza di almeno tre giorni, soprattutto per coloro che per l’occasione affrontavano un volo transoceanico.

Il benvenuto agli amici

Per prima cosa si è pensato a selezionare due alberghi e a concordare con loro tariffe accessibili, per semplificare l’organizzazione del viaggio agli amici.
Si è dato in questo modo la possibilità a ciascuno di scegliere liberamente se alloggiare in un albergo che offrisse magnifici confort per approfittare al massimo dell’occasione di viaggio in Italia, o invece di controllare le spese con qualcosa di comunque molto confortevole e testato.
Livia ha cercato con attenzione di rendere semplici gli spostamenti e ha accolto gli amici il venerdì sera con un cocktail sul roof top di un albergo. Questa soluzione ha permesso a ciascuno di partecipare con estrema flessibilità di orario e nel quadro unico di una Firenze illuminata dalle stelle.

Sala da pranzo Dettagli di stile Sala da pranzo

Un momento speciale solo per le famiglie

A causa della contingente situazione pandemica, le famiglie degli sposi avevano avuto pochissime occasioni di incontrarsi: per questo era desiderio degli sposi che prima del matrimonio si creasse un momento di tranquillità in cui i loro genitori e i fratelli potessero familiarizzare in una situazione informale e autenticamente affettuosa.
La famiglia di Livia ha quindi organizzato una splendida cena il giovedì sera a casa.Questa scelta ha reso più semplice lo stringersi di un nuovo rapporto di sincero affetto accomunato dall’amore dei figli, evitando imbarazzanti incontri formali e il gesto di aprire la propria casa come per la riunione di una famiglia già di fatto creata, si è dimostrata una scelta inclusiva e spontanea.

Il Pranzo

Il giorno delle Nozze

Per il giorno della cerimonia, svoltasi a Palazzo Vecchio a Firenze, l’atmosfera era calorosa, i 70 invitati hanno potuto prendere parte a una celebrazione multilingue e gioiosa, con numerosi interventi degli amici e delle persone più care agli sposi.
In seguito il quadro unico di una serra con giardino all’italiana, di proprietà di una storica famiglia fiorentina, ha accolto il ricevimento; un incanto di colori del primo autunno, accompagnato da musica classica suonata da un quartetto.

Gli sposi hanno voluto un lunghissimo tavolo che ospitasse tutti gli amici, l’atmosfera di sincero affetto e partecipazione per gli sposi era tangibile, i moltissimi interventi, i discorsi e le dediche cariche di ricordi hanno inumidito gli occhi e suscitato i sorrisi di tutti. La sposa ha voluto una tavola nei caldi colori autunnali, e ha coinvolto tutta la famiglia perché l’allestimento risultasse personale e curato in ogni dettaglio.

Bracciate di fiori accomunati dalle tonalità calde sembravano essere state colte dal giardino circostante e disposte in modo spontaneo lungo tutta la lunghissima tavola, in mille vasetti dalle fogge più diverse. 
Inutile vero dirvi che la tovaglia e i tovaglioli ricamati con le iniziali degli sposi erano una creazione  Borgo delle Tovaglie
Anche in questo caso la scelta della location mirava alla creazione di un evento fortemente caratterizzato dall’affettività. Le serre erano un luogo che Livia conosceva fin da bambina, che conserva le caratteristiche di un magnifico giardino privato condiviso oggi con un pubblico selezionato. Si è cioè optato per una location non eccessiva o tipicamente creata per i ricevimenti, e ciò la rendeva ancora più esclusiva e allo stesso tempo intima, grazie alle dimensioni contenute, che sembravano stringere tutti i partecipanti in un abbraccio.

Musica dal vivo

Il menu

Anche per la scelta del menù Livia e Rahul hanno dovuto tenere in considerazione le diverse esigenze dei loro invitati. Alcuni erano vegetariani, altri di religione ebraica e le necessità erano quindi variegate: adeguare di conseguenza il menù era un gesto di attenzione indispensabile verso chi aveva a sua volta dimostra sincero attaccamento affrontando un viaggio non semplice. Il numero relativamente ristretto di invitati, ci ha riferito Livia, si è rilevato ideale per poter trascorrere tempo prezioso con ciascuno e sentirsi circondati da un affetto davvero raro

Era quindi naturale che anche dopo la cerimonia gli sposi non desiderassero separarsi dagli amici! Per la sera Livia, ha quindi organizzato una semplice cena dai sapori autentici in una trattoria toscana a conclusione di una giornata perfetta.

Il giorno dopo molti ripartivano, ma chi ha potuto ha avuto la straordinaria occasione di poter godere di una vista privata all’incredibile museo a cielo aperto Fattorie di Celle. Nello scenario delle colline toscane, fra laghetti, alberi secolari e fioriture, gli ospiti hanno visto centinaia di opere di Land art appartenenti ad una collezione privata costruita in oltre 50 anni di lavoro da un lungimirante imprenditore toscano appassionato d’arte e carissimo amico della famiglia di Livia. Non poteva esserci miglior cosa per chiudere questo week end incantevole condividendo la passione di Livia per l’arte e godendo di un paesaggio così ispirante e coinvolgente.

La location Il taglio torta Il taglio torta

Vi abbiamo aiutati? Possiamo fare di più!

Spero che questo racconto vi aiuti nell’organizzazione del vostro matrimonio. Le attività da poter organizzare saranno ovviamente da adattare alle diverse situazioni e stagioni, ma ciò che desideravo trasmettere è l’importanza del saper prevedere le necessità dei nostri ospiti, quando si organizza un matrimonio cosmopolita.
Oggi la tecnologia ci aiuta moltissimo a semplificare questo compito: uno dei quesiti che gli sposi si pongono più spesso ad esempio riguarda la creazione di una lista nozze che sia accessibile a tutti da qualunque parte del pianeta si trovino. Per questo motivo noi del Borgo abbiamo implementato una funzionalità del nostro sito che prevede proprio la possibilità di creare una lista a distanza da condividere semplicemente con i nostri invitati via mail.

I regali scelti dagli sposi sono visibili con abbondanza di fotografie e dettagli e acquistabili comodamente seduti in poltrona corredati da un messaggio personalizzato.

Fattoria di celle Fattoria di celle